Come fa nel concreto uno psicologo dello sport nella preparazione di una squadra a un evento? In questo articolo voglio raccontarvi del lavoro che ho svolto nella preparazione della squadra italiana di orienteering al Mondiale Juniores 2021.
Spesso ci si domanda cosa faccia nel concreto uno psicologo dello sport. Come lavora con gli atleti per prepararsi a una competizione? Cosa fa durante i giorni dell’evento? In questo articolo voglio raccontarvi il lavoro pre evento svolto con gli atleti in vista dei Mondiali di Corsa Orientamento (Jwoc) svolti dal 5 all’ 11 Settembre 2021 a Gebze, in Turchia.
Il Mondiale Juniores 2021 è stato il più incredibile della storia, non solo per i risultati raggiunti dagli atleti, ma anche per la complessità organizzativa della trasferta, il cospicuo lavoro tecnico pre-evento, il lavoro su campo dal punto di vista tecnico, emotivo e relazionale.
I risultati eccezionali raggiunti dagli atleti sono frutto della combinazione di tanti fattori: in primis la loro motivazione, passione, dedizione, preparazione e duro lavoro. Senza questi ingredienti non si sarebbero ottenuti certi successi. Fondamentale si è rivelato il supporto dei loro famigliari, tecnici e società, di tutti i tecnici nazionali susseguiti nel corso degli ultimi anni, di tutti gli allenatori di altre società che si sono presi a cuore questi atleti accogliendoli nei loro raduni, di tutti coloro che hanno sempre sostenuto e aiutato loro e noi nel lungo, tortuoso lavoro di crescita agonistica dell’orienteering in Italia.
Fatte le dovute premesse, veniamo al sodo...
IL LAVORO PRE EVENTO
Il lavoro dello psicologo dello sport inizia molto prima dell’evento-target. Con il team juniores non mi è stato possibile fare un lavoro strutturato nell’ambito del mental training, con spazi e momenti dedicati a questo aspetto, ma quanto un lavoro più o meno esplicito e visibile, effettuato durante i raduni con gli atleti e con il gruppo, volto a:
portare l’attenzione al fattore mentale nella loro preparazione e nel modo di analizzare le prestazioni,
sensibilizzarli a certi modi di pensare e leggere le competizioni,
aiutarli a riflettere sulle proprie emozioni e pensieri,
acquisire un linguaggio interno efficace (self talk),
acquisire un atteggiamento mentale funzionale a una corretta reazione agli errori in gara,
prendere consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie aree di miglioramento.
2020: anno della Pandemia Covid-19
Durante l’anno di pandemia (2020), gli atleti non sono stati lasciati da soli. Un intenso lavoro a distanza è stato portato avanti insieme al precedente tecnico con diversi obiettivi:
acquisire tecniche di gestione dello stress per affrontare anche l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze emotive,
mantenere solido e coeso il gruppo attraverso attività di team building,
mantenere attivi e allenati i meccanismi tecnici alla base dello sport orienteering,
continuare la preparazione e lo studio a secco delle mappe sui terreni in cui si sarebbero svolti i mondiali.
2021: anno di finalizzazione della preparazione
La preparazione nell’anno 2021 ha riguardato soprattutto la parte tecnica e relazionale, svolta attraverso collegiali, campi di allenamento e riunioni skype. Uno degli scopi dei meeting online era quello di continuare a costruire una squadra solida e coesa. A tal proposito le chiamate iniziavano sempre con un “circle”, in cui ogni atleta aveva il proprio spazio per raccontare di sé, di come stava e di condividerlo con il gruppo per incrementare la conoscenza, il supporto e l’attenzione reciproca.
La sensazione la settimana prima della partenza era quella di un gruppo solido. Si respirava aria di convinzione e sicurezza del percorso fatto. Le migliori premesse per una buona partenza!
Nel prossimo articolo vi racconterò del lavoro su campo con la squadra juniores durante la settimana del Mondiale...STAY TUNED!
Comments